La via Francigena del Sud

La via Francigena del Sud

LA VIA FRANCIGENA NELLA VALLE DELL’AMASENO
La bassa valle dell’Amaseno è attraversata dallo storico percorso di pellegrinaggio della Via Francigena (o via «peregrinalis», «Francisca», «Romea») che nasce come percorso transappenninico, utilizzato dai Longobardi, per raccordare la Padania alla Tuscia, ma che deve la sua denominazione alla successiva dominazione franca.
Durante il Sacro Romano Impero cominciò ad essere frequentata da molti gruppi di pellegrini che dall’Occidente cristiano si recavano «ad limina Beati Petri», per poi continuare verso i porti della Puglia e raggiungere da qui la meta più ambita, la Terrasanta.
La via Francigena si poneva come punto di raccordo delle tre «peregrinationes maiores», ovvero Roma, Gerusalemme e Compostela mettendo in comunicazione le due importanti aree mercantili gravitanti sul Mediterraneo e sul mar del Nord garantendo un rilevante flusso di transiti.
Non solo quindi itinerario legato alla sfera del pellegrinaggio, ma anche importante transito per mercanti, uomini di rango, eserciti, papi e imperatori, via che garantiva una ricca circolazione di merci, di uomini e di idee alla base dell’unità culturale europea del Medioevo.
Come ben documentano gli studi anche più recenti, non vi era una sola via Francigena, ma esistevano diversi tracciati alternativi (dette Vie Romee) che convergevano tutti verso nodi specifici o luoghi strategici come valichi montani, o punti di attraversamento dei corsi d’acqua, centri abitati con rilevanti strutture ricettive e assistenziali e luoghi ristoro.
DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO
Il pellegrinaggio che si dirigeva verso Priverno, costeggia le pendici del colle Rotondo in località «la Ceriara».
Dopo aver visitato le chiese e i centri religiosi di Priverno, i pellegrini continuavano il loro viaggio verso l’Abbazia di Fossanova, camminando lungo l’argine del fiume Amaseno fino a raggiungere l’Abbazia di Fossanova.
L’itinerario così seguiva parallelamente il corso del fiume fino al Vado rotto e proseguendo per la via Consolare procedeva parallelamente al percorso dell’antico acquedotto romano di San Lorenzo e si congiungeva con la via Appia per poi proseguire da qui verso il porto di Terracina.
Lungo questo secondo percorso era possibile effettuare una piccola variante di qualche chilometro per riuscire a visitare anche i centri religiosi del paese di Sonnino.
Dall’Abbazia di Fossanova il tracciato alternativo proseguiva quindi verso la sorgente di Bagnoli, oltrepassando l’imponente torre difensiva della Sassa, e dopo un tortuoso percorso tra i monti, giungeva alla voragine del Catauso; da qui si dirigeva verso il centro di Sonnino.
In seguito, i pellegrini attraversavano l’antica selva di Morgazzano, scendevano parallelamente al fiume Amaseno e qui ricongiungevano al percorso Fossanova-Terracina al Vado rotto precedentemente menzionato e proseguivano verso la città di Terracina dove potevano decidere di imbarcarsi per raggiungere la Terrasanta.
SCHEDA TECNICA
Partenza e arrivo: Sezze-Abbazia di Fossanova
Lunghezza: 22 chilometri
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello: 195 m in salita, 448 m in discesa
Grado di difficoltà: E Medio. L’itinerario richiede un minimo di allenamento in quanto alcuni tratti potrebbero risultare impegnativi.
Periodo consigliato: tutto l’anno
Segnaletica: presente la segnaletica ufficiale delle Vie Francigene
SCARICA LA SCHEDA DELL’ITINERARIO

SCARICA LA TRACCIA DELL’ITINERARIO

Credits: Foto di Sara Carallo
Foto di Sara Carallo
Foto di Sara Carallo
Foto di Sara Carallo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *