PALAZZO COMUNALE
Pregevole costruzione medievale (XIII secolo) che si innalza sul lato destro della Cattedrale. La prima menzione storica dell’edificio si ha nel 1296.
La sua struttura originaria era quella tipica dei palazzi comunali medievali. Nel pianterreno si trovava un grande porticato, luogo di riunioni popolari. Il piano superiore in stile gotico era coronato da una merlatura guelfa ed era la sede della Sala Consiliare, dove si tenevano le riunioni governative.
Il palazzo ha subito varie trasformazioni nel corso dei secoli. Verso la metà del XV secolo ci fu un primo ampliamento della struttura originale con la costruzione dell’edificio secondario che lo unisce al Duomo.
Nei secoli successivi venne suddivisa in due ambienti l’antica grande sala consiliare medievale. I porticati persero a poco a poco la loro funzione di luogo d’adunanza pubblica e vennero chiusi per essere convertiti in prigioni verso il XVIII secolo.
Tra il 1856 e il 1863 l’edificio venne innalzato di un piano con l’aggiunta di tre bifore in stile neogotico, il campanile con orologio, la balconata e l’oculus ottagonale (di probabile origine medievale). Nel 1938 vennero dismesse le prigioni e negli anni ’50 vennero riaperti i portici che danno sul lato della Piazza.
PALAZZO VALERIANI-GUARINI-ANTONELLI
Prestigiosa dimora storica di origine medievale che fu la residenza di varie famiglie nobili della zona ed attualmente è la sede del Museo Archeologico.
La sua costruzione ha inizio nel XIII secolo e termina solo nel XVI secolo. Negli anni ‘20, quando era proprietà della famiglia dei conti Antonelli, venne completamente restaurato. L’impegnativo restauro previde una totale ricostruzione dell’edificio con il rifacimento della facciata e degli interni.
La facciata si presenta con decoro pittorico a graffito nei colori grigio piombo ed amaranto. Le sale interne sono impreziosite da decorazioni in stile liberty con interessanti vedutine della Priverno dei primi ‘900.
Il Museo Archeologico è stato istituito nel 1986, in contemporanea con l’istituzione dell’Area archeologica Privernum e il Museo Medievale di Fossanova. Tra le due realtà museali, ognuna con una differente identità, al Museo Archeologico era affidato il compito di rappresentare la storia più antica. Prima di arrivare nella sede attuale, Il Museo è stato ospitato per alcuni decenni nell’ottocentesco Palazzo del Vescovado, dove fu inaugurato nel 1996.
L’allestimento espositivo del museo archeologico, dedicato a Privernum, si inserisce in maniera gradevole nelle dodici sale decorate del Palazzo. Il percorso museale conduce il visitatore nella scoperta delle più antiche fasi di vita della città, colonia romana fondata nel II secolo a.C. e gli permette di ricomporre gli aspetti di quella che fu la vita nella cittadina dal II secolo a tutto il periodo romano.
I numerosi oggetti in esposizione, tra cui statue, ritratti, terrecotte e mosaici, provengono da una collezione che attualmente conta oltre 5000 pezzi. Tale numero è stato raggiunto solo a partire dal 1991, quando vennero promosse nuove campagne di scavo. L’ottimo esito degli scavi permise di ampliare la collezione iniziale che nel 1986 contava solo trenta pezzi, materiali rinvenuti casualmente e poi conservati nei magazzini del Comune.
Tra i materiali rinvenuti a Privernum spiccano i mosaici: nel corso degli scavi portati avanti gli scorsi decenni sono venuti alla luce oltre quaranta pavimenti con svariate decorazioni geometriche.
Esposto nel museo un raffinato mosaico policromo risalente alla prima metà del I secolo a.C. che decorava il tablino, stanza di rappresentanza di una casa di un patrizio che era costruita nei pressi del foro e degli edifici di rappresentanza. Il mosaico si estende per oltre 30 mq ed è decorato con un motivo a cassettonato prospettico. E’ arricchito da una soglia che si articola su quasi cinque metri che illustra un paesaggio ambientato lungo il fiume Nilo il cui autore fu probabilmente un maestro proveniente dall’Egitto che seppe rappresentare con grande capacità la vita nei pressi del fiume.
FONTANA DEI DELFINI
Artistica fontana progettata nel 1877 dall’artista romano Giuseppe Olivieri. Venne realizzata in occasione dell’arrivo dell’acqua potabile nel centro abitato ed in un secondo momento divenne parte del Monumento ai Caduti.
CASTELLO DI SAN MARTINO
E’ un palazzo rinascimentale immerso nel verde del suo parco naturale a metà strada tra il centro storico e il borgo di Fossanova.
Conosciuto popolarmente come “Castello di San Martino”, il Palazzo Tolomeo Gallio fu voluto dal cardinale Tolomeo Gallio, Segretario di Stato di Papa Gregorio XIII, e venne utilizzato come residenza di campagna. Il castello venne in seguito abitato da una comunità di monaci Camaldolesi per passare poi alla famiglia Borghese. Attualmente è di proprietà comunale.
Il palazzo presenta una struttura a pianta quadrata con quattro torri angolari e si sviluppa su due piani attorno a un cortile interno. Una breve gradinata anticipa il grande portale d’ingresso a tutto sesto, bugnato e con lo stemma scolpito della famiglia Borghese.
Nelle sale del piano terra è ospitato il Museo della matematica, innovativa realtà museale che accompagna il visitatore a scovare la presenza della matematica nella vita quotidiana.
Il parco che lo circonda è percorribile grazie a un sentiero naturalistico e si sviluppa su un’area di oltre trenta ettari, comprendendo una natura per lo più boschiva con sughereta, macchia mediterranea e cerro, farnetto e sorbo.