Sonnino [Monumenti]

Sonnino [Monumenti]

TORRE ANTONELLI

Massiccia torre circolare che domina l’abitato e le costruzioni che un tempo costituivano il castello feudale, realizzato probabilmente attorno al IX secolo dai Domini di Sonnino. La torre venne costruita assieme al castello ed era inserita in un sistema di torri di controllo del territorio.
La torre, un tempo merlata, venne rimaneggiata verso il XIV secolo con i Colonna e poi successivamente con gli Antonelli, famiglia che ne fu proprietaria fino al XIX secolo, dai quali ha preso il nome. Con l’ultimo intervento, realizzato dagli Antonelli, la torre venne in parte abbattuta in quanto pericolante ed il materiale ricavato venne adoperato nella costruzione del Palazzo Antonelli.
 Attualmente la torre misura circa 24 metri di altezza e si sviluppa su quattro livelli collegati da scalinate interne con cisterne nei locali seminterrati.
L’originario castello è stato molto manomesso e in gran parte scomparso. Restano attualmente le strutture perimetrali ed alcune stanze decorate.

MUSEO TERRE DI CONFINE

E’ un museo demo-etno-antropologico inaugurato nel 2008. Il tema principale del Museo è quello del confine, visto sia come limite che come risorsa.
Il territorio di Sonnino dal medioevo alla fine dell’Ottocento è stata una delle frontiere meridionali dello Stato Pontificio, baluardo verso il Regno di Napoli.
Quest’insidiosa terra di confine era spesso citata nelle cronache ed illustrata in tutta Europa: colpiva ed affascinava il carattere ribelle degli abitanti, molti dei quali erano famosi briganti impegnati in feroci dispute territoriali con le comunità limitrofe. I briganti vivevano in molte zone dell’area tra le antiche Paludi Pontine e la Piana di Fondi.
La storia e le dinamiche dell’identità della comunità sono state da sempre caratterizzate dalla particolarità dell’appartenere alla “terra di confine”. Ricordi di storie legate alla frontiera riaffiorano spesso nella tradizione orale. I racconti trattano i temi dello sconfinamento frequente delle comunità limitrofe e dei gruppi di briganti, dell’oltrepassamento del confine da parte dei pastori e dei loro trasferimenti dal paese alle frazioni nel piano.
Il percorso museale ha come obiettivo quello di far scoprire al visitatore i numerosi oggetti e contenuti della tradizione e di permetterne l’osservazione da un’ottica contemporanea, portandolo a riflettere sul confine culturale sia come limite che come risorsa. Altro obiettivo del museo è quello di far scoprire gli aspetti e i personaggi della tradizione e della storia locale.
Il percorso museale è sviluppato su più sezioni. La prima illustra le tematiche culturali del territorio e ne presenta le problematiche globali. La seconda si concentra sul rapporto tra le principali vicende storiche e le attuali rappresentazioni dell’identità locale nella quale ha una posizione di spicco la tradizionale “Processione delle Torce”.
La terza si concentra sulle storie dei tre personaggi più importanti della frontiera: Maria Grazia (moglie di un brigante, più volte raffigurata su pitture ottocentesche e connessa alle vicende dello sfollamento di Sonnino voluto da Papa Pio VII nel 1819), il brigante Antonio Gasbarrone e il Cardinale Giacomo Antonelli (protagonista indiscusso nella politica degli ultimi anni dello Stato Pontificio).
La quarta ed ultima sezione si concentra sulle storie di vita, sulle percezioni e sulle esperienze contemporanee. Il percorso è completato da una sala proiezioni e uno spazio espositivo per mostre temporanee.
Vai alla sezione bibliografia per approfondire il patrimonio storico culturale di Sonnino!

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