CHIESA DI SAN ROCCO
La chiesa venne realizzata nel XVII secolo per volontà popolare a voto per l’epidemia di peste del 1656. La prima citazione storica della chiesa si ha nel 1658 da una relazione del Vescovo.
La statua di San Rocco (oggi conservata nella Chiesa di Sant’Oliva) viene portata in processione assieme alla statua dell’Assunta il 15 agosto. Purtroppo, attualmente la chiesa è in stato di completo abbandono.
CHIESA DI SANT’OLIVA
È la chiesa principale del centro storico ubicata in posizione attigua alla rocca, nel perimetro delle antiche mura castellane.
Di probabile origine alto medievale, viene menzionata per la prima volta nel 1125, elencata insieme alle altre chiese del territorio in una Bolla Papale di Onorio II.
Nel 1537 venne consacrato l’attuale altare maggiore dal Vescovo di Veroli, Ennio Filonardi.
La bella e slanciata facciata in pietra è affiancata dal campanile che sovrasta un arco dal quale si accede alla zona della rocca. Pregevole l’imponente portale di bronzo, donato nel 1990 dall’arciprete don Mario Avallone in occasione del quarantacinquesimo anno della sua ordinazione sacerdotale.
L’interno ad unica navata con cappelle laterali è in stile barocco e ricco di marmi pregiati.
Sul lato destro si trovano il battistero, una nicchia con la statua della Santa Patrona la cappella della Natività e l’altare dedicato a San Lorenzo Martire. L’attuale statua di Sant’Oliva risale ai primi del Novecento e ne sostituisce una più antica. Essa si trova su un trono dorato con il quale viene portata in processione il giorno della sua festa, il 3 giugno (anticamente era il 15 gennaio).
Sul lato sinistro si trova una nicchia con la Madonna Addolorata, pregevole scultura lignea proveniente dall’Alto Adige, ed in basso la statua del Cristo Deposto. Le cappelle successive sono dedicate alla Crocifissione e alla Madonna delle Grazie. In quest’ultima cappella si può ammirare un’antica tela che raffigura la Vergine col Bambino. Al termine della nave sinistra la pregevole Cappella del Rosario con un ricco altare di marmo e una tela che riproduce la Madonna del Rosario di Pompei.
Nell’altare maggiore, dietro un vetro protettivo, si trovano le spoglie di San Giustino, uno scheletro rivestito in cera.
Degno di nota, l’armadio a muro con ante in vetro sulla sinistra dell’altare maggiore, nel quale si conservano le reliquie della Santa Patrona e quelle di numerosi altri santi.
CHIESA DI SANTA MARIA
La chiesa è ubicata dentro le antiche mura del paese, nei pressi di Via del Convento, così chiamata in quanto vi sorgeva anticamente un convento dei Frati Minori Francescani.
La chiesa venne costruita con molta probabilità fra il 1156 e il 1160 e nei secoli successivi venne restaurata più volte subendo anche vari interventi di consolidamento.
Nell’interno ad unica navata, si possono ammirare alcuni affreschi.
Dietro l’altare maggiore si trovano due piccoli affreschi che raffigurano un Santo Martire che tiene un’arma da taglio all’altezza della spalla destra e la Madonna col Bambino.
Degni di nota il tabernacolo da parete in marmo e due acquasantiere in pietra, scolpite a forma di giglio.
Pregevole l’organo settecentesco che si trova sulla cantoria che proviene dalla Basilica di Santa Maria Salome di Veroli.
Interessanti anche le tele sacre che raffigurano S. Giorgio (1865), l’Addolorata e S. Antonio Abate.
Secondo una tradizione popolare una delle campane della chiesa di Santa Maria era denominata “del maltempo”. Si dice che questa campana fosse suonata dal sagrestano ad ogni approssimarsi delle nuvole minacciose di tempesta (in special modo di grandine, molto dannosa per i raccolti) e che dopo il suono le nuvole miracolosamente si diradavano.
CHIESA DI SAN NICOLA
La chiesa di San Nicola è il principale monumento del centro. Si trova appena fuori le mura, non lontano dalla Porta di Ferro, uno dei punti più accessibili e vulnerabili del borgo.
Il nucleo originario dell’edificio sacro fu costruito verso la metà del VI sec. d.C. Nei secoli successivi venne costruito a ridosso della chiesa un piccolo edificio che ospitava un monastero benedettino.
La prima menzione storica della chiesa è nel 1108, quando compare tra i possedimenti della Diocesi di Veroli nella Bolla Pontificia di Papa Pasquale II.
Da un’altra Bolla Pontificia (1226) si è a conoscenza che Papa Onorio III la affidò assieme al monastero ai Frati Minori che la tennero per vari secoli e la restaurarono ed ampliarono. Nel corso dei secoli è stata poi affidata ai Francescani.
Un’importante menzione della chiesa si ha nella biografia di San Francesco, scritta da San Bonaventura da Bagnorea. Il Santo di Assisi compì un miracolo nel 1222 durante una sua visita alla Chiesa di San Nicola.
La chiesa, che è stata recentemente restaurata, presenta un’architettura con influenze romaniche.
All’interno si conservano consistenti porzioni di affreschi, alcuni dei quali contemporanei alla sua costruzione, raffiguranti il ciclo della Creazione e della cacciata dal Paradiso Terrestre del secolo XI.