MONUMENTO ALLA MAMMA CIOCIARA
Venne inaugurato il 3 giugno 1964 sui resti dell’antica Rocca di San Pietro.
La scultura è dedicata al ricordo delle numerose donne ciociare che furono vittime dei soprusi e delle violenze delle truppe coloniali francesi durante la seconda Guerra Mondiale.
Dall’ampia terrazza dov’è posto il monumento, sulla sommità del centro storico, si può godere di un bellissimo panorama. Questo straordinario belvedere è valso a Castro dei Volsci l’appellativo di “Balcone della Ciociaria”. Da qui si può ammirare tutto il panorama circostante sulla Valle del Sacco e lo sguardo spazia da Olevano Romano (Nord) a Montecassino (Sud).
La rocca di San Pietro, antico castello di Castro, era probabilmente originaria del X-XI secolo ed appartenne in seguito ai Colonna. Un tempo coronata da merlatura, venne restaurata negli anni Sessanta in occasione dell’inaugurazione del Monumento alla Mamma ciociara sui suoi spalti.
Attorno alla rocca si sviluppavano due cinte murarie: alla prima, la più interna, si accedeva dalla porta dell’Orologio. Il secondo circuito murario è oggi individuabile seguendo l’andamento di via Civita.
Quattro erano le porte di accesso all’antico borgo, Porta della Valle, Porta di Ferro e Porta dell’Ulivo (le più esterne) e Porta dell’Orologio, ubicata sotto la torre omonima di accesso al circuito murario più interno.
RESTI ARCHEOLOGICI DI MONTENERO
A Montenero sono situati i resti archeologici di un antico insediamento preromano a circa 6 km dal centro storico, in direzione di Pàstena.
I resti delle mura poligonali di Montenero, che fu centro abitato e difensivo a partire dal VII sec a.C., si sviluppano su due colline attigue circondate da mura poligonali, chiamate Montenero diruto e Montenero castellone.
Montenero diruto costituiva l’insediamento abitativo nonché il più antico. Montenero castellone era l’insediamento realizzato per scopi militari che passò dai Volsci ai Sanniti ed infine ai Romani che lo tennero fino al tardo periodo repubblicano.
SCAVI ARCHEOLOGICI ROMANI
Gli scavi archeologici nel territorio di Castro dei Volsci si concentrano in località Casale, nella zona di Madonna del Piano, dove vennero riportati alla luce dei resti di terme romane.
Altri interessanti scavi sono situati in località Acquapuzza, un tempo molto ricca di sorgenti sulfuree. In questa zona è stato riportato alla luce un complesso termale frequentato probabilmente per terapie dermatologiche.
Nel zona di Madonna del Piano si trova il museo, che conserva i numerosi reperti provenienti dal territorio che permettono la ricostruzione delle vicende storiche degli insediamenti lungo la Valle del Sacco.