Maenza [Monumenti]

Maenza [Monumenti]

CASTELLO BARONALE

Fondato nel XII secolo come torre dai de Ceccano, fu ampliato nel XIII secolo ed assunse importanza divenendo appannaggio del secondogenito di famiglia.
Nel 1274 Annibaldo II vi ospitò S. Tommaso D’Aquino, zio della moglie Francesca; il Santo giunse qui morente e dopo aver compiuto il miracolo delle aringhe, volle farsi condurre nell’Abbazia di Fossanova dove morì.
La fortezza venne ampliata a fine 1300 da Raimondello de Cabannis, figlio di Margherita da Ceccano, come ricorda la lapide all’ingresso.
A metà 1400 il castello passò ai Caetani ed in seguito alle altre famiglie che tennero il feudo. Gli ultimi proprietari furono i Pecci che negli anni Trenta lo vendettero al rag. Micozzi di Roma che lo lasciò cadere in rovina. Nel 1965 fu acquistato dalla Provincia di Latina e venne poi restaurato.
Attualmente è composto da 4 piani e 25 sale. Degni di nota il ponte levatoio e la torre rivellino, gli affreschi a grottesche del 1 livello (secolo XVI), un ampio salone con camino e portali con gli stemmi dei Caetani e la sala di S. Tommaso (2 livello). Il castello ospita il Civico Museo del Paesaggio ed il Centro di documentazione cartografica.

PIAZZA S. REPARATA

Accogliente piazza con al centro un’artistica fontana a base ottagonale opera di G. Olivieri (XIX secolo).
Sulla sinistra il complesso di S. Reparata: la chiesa originaria del XV sec è tuttora luogo di culto; l’annesso convento è appartenuto ai Francescani e ai Frati Minori fino al 1873, ha ospitato la Caserma ed infine la scuola.

LOGGIA DEI MERCANTI

La piazza coperta è d’origine medievale (XIII sec.) ed oggi è usata per manifestazioni e incontri. Si trova appena fuori le mura e qui sostavano i forestieri o chi giungeva nei pressi del borgo dopo la chiusura delle porte urbane. Successivamente divenne il luogo del mercato.
Al livello inferiore si trovano alcune porte a bandiera che testimoniano le antiche botteghe della comunità ebraica (XV secolo). Al livello superiore sulla parete destra si trova una lapide dedicata ai caduti della 1° Guerra Mondiale, sedute in pietra ed ampi finestroni con affaccio sulla Valle dell’Amaseno.

PORTA MAGGIORE

Sul lato destro della loggia dei mercanti, era un’antica porta d’accesso al borgo. E’ sovrastata dall’aquila dei Conti de Ceccano sormontata da una torre con merlatura ghibellina (attuale stemma della città).

PALAZZO PECCI

Edificio signorile appartenuto ai conti Pecci provenienti dalla vicina Carpineto Romano, famiglia di Papa Leone XIII. In giovane età, colui che diverrà il futuro Pontefice, trascorreva spesso i periodi estivi nelle sale del palazzo che era residenza di famiglia. Restaurato di recente è in parte di proprietà comunale e in parte privato.

OSTELLO DELLA GIOVENTU’

Edificio nel quale venne ospitato l’Educandato per le fanciulle di civil condizione voluto da Papa Pecci e diretto dalle suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue fondato da S. Maria De Mattias; oggi ospita l’Ostello, composto da 15 stanze, tutte con bagno interno, da 2 a 6 posti letto ed accesso per disabili.

PIAZZA SAN GIACOMO

Caratteristica piazza nel cuore del centro storico dov’è ubicato il luogo di culto più antico della città. La chiesa di San Giacomo, sconsacrata, oggi auditorium.
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