Una domenica di sole con il primo vero caldo della stagione primaverile, ci siamo messi in cammino sulla Via Francigena del Sud ripercorrendo il tracciato che fece San Tommaso D’Aquino alla fine del XIII secolo. Insieme al Gruppo Terre Alte del CAI di Frosinone, all’associazione Gruppo dei Dodici, all’associazione Cultores Artium, ai comuni di Maenza e Priverno e a numerosi cittadini è stato organizzato un cammino di conoscenza e promozione del territorio.
Da Maenza a Fossanova, 16 chilometri di natura nella bassa Valle dell’Amaseno dove si respira aria pura, i suoni della natura sono melodie rilassanti per le orecchie e la vita procede con lentezza e tranquillità.
Tra terrazzamenti secolari di Ulivi, testimoni silenti del complesso rapporto tra l’uomo e l’ambiente naturale. Protagonisti della tenacia e della determinazione di popoli che con la forza delle loro braccia hanno costruito un’opera incredibile che è ancora oggi sotto i nostri occhi. I terrazzamenti di Maenza, come anche tutti gli altri che contraddistinguono la Valle dell’Amaseno, sono testimonianza straordinaria della memoria delle comunità della Valle e contribuiscono a valorizzare il paesaggio culturale di questo territorio.
Nel cammino imponenti ci guardano dall’alto i massicci calcarei dei Lepini e degli Ausoni, brulli e aridi a tratti, su cui compaiono le note di colore dei borghi che costituiscono la Valle. Si affacciano sulla vallata e allargano lo sguardo fin al promontorio del Circeo, e poi al mare e se si è fortunati l’orizzonte spazia fino alle isole pontine.
I nostri passi ripercorrono la storia dell’evoluzione umana nella Valle, i resti archeologici dell’antica Privernum, purtroppo abbandonati alle intemperie e al degrado, sono li a testimoniare le tracce della memoria di epoca volsca, romana e medievale da cui il popolamento dell’intera Valle prese avvio.
Il verde è il colore che contraddistingue il nostro cammino, un verde intenso a tratti dipinto di giallo dai piccoli fiori che la primavera ci regala.
Il fiume Amaseno scorre silenzioso animato dal vento lieve e dai nostri passi che percorrono l’argine.
Camminiamo e intorno a noi le tracce della storia si manifestano ad ogni passo: torri medievali e mulini ad acqua, iconemi della vita sociale ed economica di un passato nemmeno troppo lontano.
Lo sguardo si meraviglia e si entusiasma alla vista dell’Abbazia di Fossanova, imponente e austera, ci osserva mentre con il passo stanco ci avviciniamo.
Una splendida camminata in un territorio che ha bisogno di essere scoperto, conosciuto, amato e protetto. Dai suoi cittadini prima di tutto e poi anche dai viaggiatori che hanno la fortuna di capitarci!
Grazie a tutti i numerosi partecipanti e alla prossima escursione!
Eccoti tutte le foto scattate da Sara Carallo!